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~ Capitolo 7

>> giovedì 1 dicembre 2011

Settima lettera: qualcosa da raccontare

Ancora mi scrivo una lettera seduta sotto un albero nel giardino di casa mia.
Cerco delle risposte a quello che sto vivendo, e come un sogno ripercorro i sentieri della mia vita, quei fantasmi che tornano vivi.
Dei miei errori, perche so bene che questo è! Di quello che non so essere diversa, da quella che oggi sono.
Un destino che profuma di burla, o forse siamo noi a essere i pagliacci di questo show, ma come posso evitarlo, è stato parte di me da sempre. Non ne sono capace, comunque glia apparterrò sempre e lui sarà mio ancora e ancora.


*dormitorio corvonero

Erano passati due giorni da quell incontro nei corridoi , il viso del Serpeverde era tornato quello di sempre la stessa sera dell incidente
Quel sorriso sempre pronto era di nuovo lì, faceva capolino tra i tavoli della sala grande a ogni cena e ogni pranzo.
La corvonero continuava pensarci e più ci pensava piu si diceva che era impossibile, eppure come entrava in sala fin dalla colazione lo cercava con lo sguardo. Le sembrava non ci fosse mattina senza quella faccia da arrogante che le sorrideva.

*corridoi

Non si erano piu parlati , lui stava sempre con il suo gruppo di balordi che ogni tanto la guardavano ridendo
Full ennesima volta che durante l’intervallo quegli idioti commentarono il suo passaggio.
Continuando a camminare la ragazza avvampò, poi decisa a far cessare la cosa tornò sui suoi passi
Andò dritta da Sibilo che distratto ascoltava l’amico, lo tirò per il colletto portandoselo dietro arrabbiata come non mai
-cosa diavolo hanno i tuoi amici da ridere eh?- gli gridò in faccia spingendolo in una rientranza del muro.
- cosa gli hai raccontato bugiardo!-
-nulla,davvero te lo giuro, sono degli stupidi fanno solo battute su di te-
-che genere di battute?-replicò lei guardandolo con acidità
-bhe secondo te?Guardati e dimmi chi non farebbe battute su di te-
Imbronciata la corvonero strattono ancora il ragazzo per il colletto
-non mi fa ridere per niente sai? e tu sei un bugiardo quelli hanno iniziato a ridere dopo che sei finito in infermeria, dove non è successo niente-
preciso con vigore la fine della frase
-Non capisco perche ti scaldi tanto ragazzina, il mondo non gira intorno a te lo sai? Credi che gli abbia raccontato che in infermeria abbiamo fatto scintille proprio come ogni sera facevamo tra una scopa e uno straccio? Ti stai sopravalutando lo sai?- replico staccandole la mano dal suo mantello con forza. Quella frase colpi l’elfa rosa profondamente, non scostò lo sguardo ma si stava vergognando come una ladra si era sopravalutata davvero? Perche era quello che lei credeva lui avesse raccontato ai suoi amici.
E quel che peggio era che rimpiangeva non fosse vero anche ora che lui la rendeva inerme , forse ancora di piu.
-io.. ti devo delle scuse- mormorò chinando finalmente la testa, non capace di regger lo sguardo del Serpeverde
Lui la fissava senza dire nulla le guardava le labbra e il seno che si intravedeva dalla camicetta sbottonata.
I corridoi erano vuoti gli studenti erano in classe ormai e loro due di nuovo fuori a perder l’ennesima lezione.Magari sarebbero finiti in punizione di nuovo insieme, ma forse lui aveva buttato via l’unica possibilità che aveva con lei
Pensò velocemente, da prima azzardò dentro di se l’ipotesi di scusarsi poi si impose di non farlo, infondo era vero, lui non aveva detto nulla ai suoi amici, erano loro che continuavano a chiedergli quante volte fosse gia stato con lei. E poi era tutto cosi assurdo lui del sesto anno perdeva la testa per una ragazzina del quarto.
La guardò ancora, lei non alzò lo sguardo da terra.
Sibilo decise di andarsene superò la ragazza da un lato senza parlarle, lei si voltò seguendolo con lo sguardo.
Il serpeverde cambio ancora idea* o la va o la spacca* pensò, si voltò di scatto e velocemente si diresse verso di lei che ora si trovava con le spalle al muro per la reazione improvvisa del ragazzo
La fisso ancora in un momento e si chinò a baciarla, appoggiando una mano contro il muro protendendosi verso di lei
le dita della latra mano precorsero il bordo interno della camicetta dal colletto fino alla dolce V che il seno formava
Elf Pink rabbrividì e sussultò
-ora avrò qualcosa da raccontargli-
Sibilo sfoggio il suo ghigno ritrovato si lecco le labbra assaporando il gusto di lei , incrociò i suoi occhi e spari nel corridoio subito dopo.
La Corvonero si sentì morire , incredula si mordicchiò le labbra che sembravano pulsare dopo quel tocco.Il suo respirò torno a esser calmo. Avrebbe saltato tutta l’ora, doveva pensare.

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† Lettori fissi †

† Ringraziamenti †

Ringrazio la Dimora Oscura, che in un certo senso ha permesso a Sweet Sacrifice di nascere. Ringrazio Dario e Jo che mi hanno motivata a continuare a scrivere nonostante le delusioni e i commenti poco carini.
Ringrazio, tutti quelli che hanno seguito Sweet capitolo per capitolo sul forum lasciando sempre commenti carini. E ringrazio chiunque la leggerà qui lasciandomi il suo giudizio.
E in ultimo ringrazio J.K.Rowling per aver inventato Harry Potter e questi personaggi, se non fosse per lei Sweet Sacrifice non esiterebbe.
E ancora ringrazio Amylee e gli Evanescence per la colonna sonora della Fan Fiction


† La Dimora Oscura †

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