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~ Capitolo 38

>> giovedì 1 dicembre 2011

Rodolphus Lestrange


I mangiamorte irruppero nella caverna
*no.. no.. perche ci sei anche tu?* pensò inevitabilmente Tonks vedendo comparire, Barty alle spalle di Bellatrix Lestrange, Rodolphus Lestrange, Lucius Malfoy, Draco Malfoy, Not , Mc Nair ed altri che non sembravano affatto aver patito il freddo.
-Cazzo!- Si lasciò sfuggire invece il Mangiamorte, individuandola subito.
Per una attimo Dora e Barty ebbero l’impressione che il tempo si fermasse, i loro occhi si incrociarono, in un espressione triste. Di quella tristezza senza parole, quella vera, che non lascia neanche spazio alle lacrime.
I loro visi, valevano cento parole, e l’unico che se ne accorse fu Remus, nessun mangiamorte sospettava di Barty, l’unico a sapere li era lui, il lupomannaro. Tonks lo guardò di sfuggita, cogliendo la rassegnazione negli occhi dell uomo.
Non vi fu il modo di dire nulla, il tempo riprese a scorrere. Tutti i presenti sapevano che quello che sarebbe seguito era una vera battaglia per la sopravvivenza.
-Vi conviene andarvene- ruggì Moody verso i mangiamorte, le formazioni erano ormai schierate e le bacchette fremevano nelle mani di tutti.
Bellatrix rise, la sua risata malvagia riempi e rimbombò nella caverna.
- Sai storpio, pensavo la stessa cosa- rispose senza paura.
-Stai firmando la tua condanna Lestarnge-
-Lo vedremo babbeo- partirono i primi incantesimi, per un attimo Barty guardò ancora la sua donna come per dirle “ va via Dora.. ti prego”, ma lei non poteva andarsene, tanto meno senza di lui.
Iniziò il duello, non si capiva piu nulla, incantesimi fumi argentei e neri sembravano rimbalzare ovunque.
Tonks stava duellando con un mangiamorte dal volto coperto, che riuscì a stendere in pochi incantesimi. Le sue veloci stoccate di bacchetta, lo schiantarono contro la parete, lasciandolo privo si sensi, o forse morto.
Mentre si voltava ormai in preda all’ adrenalina della battaglia, nel cercare qualche altro verme da sotterrare, e forse cercando di individuare Sibilo, ancor prima dei suoi compagni, si sentì tirare per un polso.
Roteando quasi su se stessa, in un movimento simile a una mossa di auto difesa, riuscì a sbattere contro la roccia dietro la quale essa era stata tirata il suo aggressore, puntandogli la bacchetta alla gola.
Con il fiato corto, per la paura e per la battaglia guardò il suo nemico negli occhi.
-Sono io Dora – era Barty, per poco non l’aveva schiantato.
Tenendo ancora le mano stretta sul colletto dell uomo, abbasso la bacchetta tirando un respiro di sollievo
-Vattene Tonks, qui morirete tutti- Le disse quasi supplichevole.
-Non me lo chiedere Barty, non posso.. sono un auror, è il mio lavoro- rispose lei guardando a tratti al di la della roccia che li nascondeva.
Lui le prese il viso tra le mani, voleva lo ascoltasse, e lo guardasse.
-Non voglio perderti..- era ancora piu preoccupato della notte a Hogsmeade.
-Sta tranquillo.. io.. non mi farò uccidere- disse lei cercando di scherzare. In fondo pensava le stesse cosa, ma proporgli di abbandonare il campo di battaglia, le avrebbe solo fatto meritare la stessa risposta che aveva dato lei “non posso sono un mangiamorte
Lui la guardò ancora, non le sorrideva, la tirò a se stringendola forte contro il suo petto. Il marchio pulsava in modo quasi insopportabile, sempre a ricordargli chi lui fosse.
Alzò il volto stringendola, un gesto simile a una preghiera, alla ricerca di un dio che lo ascoltasse, ma Barty non aveva dei, come non aveva anima.
Un incantesimo rovinò proprio sulle loro teste, facendoli chinare leggermente nel proteggersi dai ciottoli che caddero dalla parte sbriciolata.
Tonks appoggiò le sue mani candide sul petto del mangiamorte.
Baciò Barty, uno dei piu bei baci che si erano mai dati, anche se sapeva quasi di addio.
Lui si riavvio il ciuffo ribelle dal viso lentigginoso, finalmente sorridendo, con quel suo ghigno che Tonks adorava, dovevano andare, tornare al loro lavoro, al loro destino.
-Ti amo Dora.. non dimenticarlo mai, qualsiasi cosa succeda. -
Tonks annuì – Ti amo piccolo.. per sempre – e dandogli un altro bacio di sfuggita, riprese il controllo di se e sparì verso la battaglia. Sibilo attese qualche istante, pensando.
Se qualcuno doveva morire, avrebbe voluto fosse lui, non avrebbe potuto vivere senza di lei, a quel pensiero imprecò dando un pugno contro la roccia , poi anche lui tornò nella mischia.
Ancora incantesimi, e ancora si cercavano nella bolgia, erano vivi per il momento.
Dora aveva schiantato un altro mangiamorte, Mc Nair forse, non ebbe il tempo di riconoscerlo, Vide una saetta verde, udì una voce maschile pronunciare quel verso:
-Avada kadavra- il tempo sembrò fermarsi ancora, una maledizione senza perdono scaturì dalla bacchetta di Rodolphus Lestrange verso Alastor Moody.
Il vecchio e strampalato auror cadde a terra senza vita, Tonks era ad un passo da loro, urlò senza sentire la sua voce.
-Noooo- quell urlo rimbombò piu della risata di sua zia. Si fece avanti con il volto gia rigato di lacrime, il mangiamorte non si era accorto che lei gli stava piombando addosso.
Tonks sentiva l’odio prender possesso della sua mente, annebbiando ogni altro pensiero.
Non c’era piu Barty, non c’erano piu Auror e Mangiamorte, non vi era neanche il dolore, per la perdita che aveva appena avuto, solo odio, solo la vendetta.
Remus sembro leggerle quel vuoto, cercò invano di trattenerla, ma Tonks lo spinse via con una forza inaudita.
Il lupomannaro cadde a terra guardandola, ora anche il Lestrange si era accorto di lei, non temeva la sua furia. continuava a ridere.
Rodolpush sapeva che per quanto avesse fatto, l’avrebbe bloccata con un abile incantesimo di protezione.
Tonks alzò la bacchetta, la puntò su quel ghigno da cancellare.
-Avada Kadavra- sussurrò, tutti i presenti si bloccarono voltandosi verso di lei sbigottiti
- Tonks Noooo!- stava gridando qualcuno dell Ordine , forse Remus, Dora non lo udì, ormai aveva pronunciato quelle parole per la prima volta in vita sua.
Vide Rodolphus essere spinto via dalla saetta verde, uscita dalla sua bacchetta, cadendo a terra privo di vita proprio come il suo mentore Malocchio, con il ghigno ancora stampato sul volto.
Solo dopo Tonks si rese conto di aver privato della vita un uomo, solo quando Bellatrix Lestrange urlò in mezzo al silenzio:
-Noooo, io ti amamzzzooooooo-
Ma per qualche strano motivo Lucius e gli altri la stavano trattenendo, bloccandole la mano che impugnava la bacchetta, impedendole nonostante la ribellione i movimenti. La donna sbraitava come un animale, Tonks si voltò a guardarla, non era affatto dispiaciuta, ma non riuscì a gioire della vendetta, ne a guardare la donna con soddisfazione. Si sentiva svuotata.
Remus si rialzò andando da lei, prendendole le spalle tra le sue mani.
-Dora tut..tutto..bene?- domandò incerto.
Ma Tonks non sentiva di nuovo, ora Barty la guardava, teneva la sua bacchetta molle nella mano, sembrava quasi lgli potesse cadere da un monto all’altro, la guardava ancora piu triste di prima.
Senza dire nulla, senza prendere parte al gruppo di mangiamorte che tenevano la Lestrange.
Lucius e gli altri si smaterializzarono con la donna, dopo aver visto che Potter aveva estratto La Sfera della Vita dalla sua culla evanescente. Harry aveva fatto un ottimo lavoro, approfittando di quel momento se pur di tragedia anche per loro.
Sibilo continuava a guardare la su Dora, sembrava chiederle “perche?”
Tonks lo guardò a sua volta, poi abbasso lo sguardo incupendosi della stessa tristezza.
Aveva firmato al sua condanna, lo sapevano entrambi. Bellatrix Black Lestrange in ogni modo avrebbe cercato di vendicare a sua volta il defunto marito.
Barty avrebbe voluto stringerla, dirle che andava tutto bene, mentendo solo per proteggerla, le avrebbe asciugato le lacrime, sostenuto i cedimenti, sembrava sentisse l’inferno dentro di le, per la sua perdita, per quello che aveva fatto, ma sapeva che cosa aspettava Dora, la furia di quella pazza, non le avrebbe lasciato scampo, mai… e nulla avrebbero potuto fare.
Dovette smaterializzarsi, sperando che quella non sarebbe stata l’ultima volta ad averla vista.

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Ringrazio la Dimora Oscura, che in un certo senso ha permesso a Sweet Sacrifice di nascere. Ringrazio Dario e Jo che mi hanno motivata a continuare a scrivere nonostante le delusioni e i commenti poco carini.
Ringrazio, tutti quelli che hanno seguito Sweet capitolo per capitolo sul forum lasciando sempre commenti carini. E ringrazio chiunque la leggerà qui lasciandomi il suo giudizio.
E in ultimo ringrazio J.K.Rowling per aver inventato Harry Potter e questi personaggi, se non fosse per lei Sweet Sacrifice non esiterebbe.
E ancora ringrazio Amylee e gli Evanescence per la colonna sonora della Fan Fiction


† La Dimora Oscura †

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