Powered by Blogger.

~ Capitolo 22

>> giovedì 1 dicembre 2011


Ventiduesima lettera :La condanna

Avrei mentito spudoratamente facendo leva su mia madre, che sapevo avrebbe assistito alla mia condanna.
Potevo accettare di aver distrutto la vita di quella donna, e di aver reso a mio padre l’umiliazione che meritava, ma non potevo saper che Tonks non riuscisse a trovare un modo per odiarmi.
Avrei mentito, per cercare di salvarmi. Inutilmente, provocando solo piu dolore, forse. Ma non spevo che Dora fosse li.
Questo non mi fece onore allora tra gli altri mangiamorte e non mi fa onore ora ricordarlo, ma per questo ho avuto tempo di riscattarmi a dovere.
Barty Crouch Jr

Erano trascorsi almeno una quindicina di giorni, tuttavia il tempo sembrava non passare in quella cella umida e sporca.
Barty passava la maggior parte del tempo seduto in un angolo. Aveva dedicato la sua vita al male , e ora la sua convinzione cominciava a vacillare. Forse perche nel suo cuore amaro ancora provava amore, forse perche la distanza dalla realtà l’aveva spinto a prendere diverse considerazioni.
Quando durante il percorso della sua vita aveva deciso di perdersi? e cosa l’ aveva portato in quella cella.
L’odio per suo padre , la solitudine, o forse perche semplicemente era marcio dentro.
La vita da mangiamorte gli era sempre piaciuta, ancora ora nel freddo della sua cella , non aveva nessun rimorso per quello che aveva fatto. Ma allora cosa gli dava quel senso di inquietudine che lo sconvolgeva cosi tanto da voler tornare indietro?

*Winzengamot.


Tonks aveva saputo che Barty sarebbe stato processato insieme a i Lestrange, macchiato degli stessi orribili crimini, avrebbe alla meglio passato un intera vita ad Azkaban.
Non aveva ancora trovato un modo per rassegnarsi a questo destino, avrebbe visto l’uomo che amava venir condannato per sempre.
Decise di andare al processo, sebbene sapesse che questo era sicuramente la cosa piu difficile che avrebbe dovuto affrontare.
Non avrebbe sopportato però gli occhi di Barty, non avrebbe potuto stare in silenzio in mezzo ai suoi colleghi che avrebbero dato Crouch in pasto ai dissennatori senza ritegno.

Incappucciata, con lunghi capelli castani, che le scendevano sul mantello, si posizionò sulla scalinata piu alta del Winzengamot, nessuno sembro notarla, essere una metemorfomagus era senza dubbio il vantaggio piu grande che potesse avere in quel momento.
C'era un silenzio assoluto, rotto solo dai singhiozzi senza lacrime di una fragile strega mingherlina al fianco di Crouch. Stringeva con mani tremanti un fazzoletto vicino alla bocca. Sulla tempia gli si contraeva un nervo.
Tonks non aveva mai visto quella donna, ma non le fu difficile capire chi fosse. La madre di Barty, aveva le sue stesse lentiggini, lo stesso colore dei capelli. Dora sentì lo stomaco contorcersi, quella donna era la persona che era piu vicina a lei in quel momento.
-Fateli entrare- disse, e la sua voce di Bartemius , echeggiando nella segreta silenziosa.
La porta nell'angolo si aprì ancora una volta.
Entrarono sei Dissennatori, scortando un gruppo di quattro persone. La gente cominciò a sussurrare e a guardare il vecchio Crouch, piu magro e smunto che mai.
Le sedie incatenanti stavolta erano quattro. I Dissennatori vi spinsero i prigionieri: c'era un uomo grosso che fissò Crouch con occhi vacui, un uomo più magro e nervoso i cui occhi si spostavano
rapidi tra il pubblico, una donna con una folta, scura chioma lucente e le palpebre semichiuse, seduta sulla sedia con le catene come una regina su un trono: Bellatrix Lestrange con suo marito seduto a fianco. L’ultima sedia invece ospitava lui, Barty, tremava, i capelli color paglia gli ricadevano sul viso, la pelle lentigginosa era di un bianco latteo.
La piccola strega accanto a Crouch cominciò a dondolarsi avanti e indietro, singhiozzando dentro il fazzoletto. Crouch si alzò e guardò i quattro con un'espressione di odio allo stato puro.
-Siete stati condotti di fronte al Tribunale della Legge Magica - disse con voce chiara, -perché siate giudicati per un crimine atroce...-
- Padre - disse Barty Junior all’improvviso. -Padre... ti prego...
-..del quale raramente abbiamo udito il pari in questa corte-
Tonks rabbrividì, perche Barty si comportava cosi? Sua madre sembrava singhiozzare e dondolare ancora di piu. Tonks scosse la testa
- No.. Barty..No non fare cosi ti prego – sussurrò senza che nessuno la sentisse.
Crouch alzò la voce, sovrastando quella del figlio.
-Abbiamo ascoltato le testimonianze contro di voi. Siete accusati di aver catturato un Auror Frank Paciock -e di averlo sottoposto a Maledizione Cruciatus, convinti che conoscesse l'attuale dimora del
vostro signore in esilio, Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato...-
-Padre, non è vero!’-strillò Barty in catene. -Non è vero, lo giuro, padre, non rimandarmi dai Dissennatori...-
-Siete inoltre accusati - tuonò Crouch, -di aver usato la Maledizione Cruciatus contro la moglie di Frank Paciock, quando egli non vi ha dato le informazioni richieste. Avete progettato di restaurare il dominio di Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato, e di tornare alla vita di violenza che probabilmente avete condotto quando era potente. Io ora chiedo alla giuria...-
-Madre! - urlò il ragazzo, e la piccola strega accanto a Crouch singhiozzò più forte,ancora dondolandosi avanti e indietro.
-Madre,fermalo, madre, non ho fatto niente, non sono stato io!-
Tonks , cominciò a sentirsi male, perche mentiva? perche faceva appello a quella povera strega? Gli occhi di Dora saettavano da Barty a suo padre, che impassibile continuava a parlare.
Il cuore della Auror batteva all ‘impazzata, forse cosi Barty sei sarebbe salvato?
No, solo una stupida illusione, balenata nella tasta di una ragazza innamorata, che lottava contro un destino che non la vedeva felice.
Per suo padre non avrebbe fatto nessuna differenza, neanche ne il marchio nero fosse scomparso dalla sua pelle.
Tonks notò ancora che ne Bellatrix, ne Rodolphus, ne l’altro mago cercarono di difendersi, o di tirar su qualche patetica messa in scena come Barty stava facendo.
Anche se mentiva, Dora non poteva restare impassibile, era peggio di quello che aveva pensato.
Si sentiva soffocare, mentre ascoltava le suppliche del ragazzo.
Il padre di Barty, con la voce distaccata, fredda riprese a parlare
-Io ora chiedo alla giuria ….di alzare la mano se è convinta, come me, che questi crimini meritino una condanna a vita ad Azkaban!-
Tutti insieme, maghi e streghe dell'ala destra della segreta alzarono la mano. La folla disposta lungo le pareti scoppiò in un applauso, i volti pervasi di selvaggio trionfo.
Il Barty jr. prese a urlare, mentre Dora chiudeva gli occhi. E una lacrima calda di rassegnazione le rigava il volto.
-No! Madre, no! Non ho fatto niente, non ho fatto niente, non sapevo! Non lasciare che mi mandi laggiù, non lasciarglielo fare!-
Era un tormento al di la della sopportazione, Tonks i alzò e uscì dal Winzengamot, si fermò fuori dalla porta con il respiro affannoso. Scossa da tremiti simili a quelli della signora Crouch.
Nell’ aula i Dissennatori rientrarono scivolando. I tre compagni del ragazzo si alzarono in silenzio; la donna dalle palpebre pesanti guardò Crouch e gridò:
-Il Signore Oscuro risorgerà, Crouch! Gettaci pure ad Azkaban, noi aspetteremo! Risorgerà e verrà a cercarci, e ricompenserà noi più di ogni altro suo seguace! Solo noi siamo fedeli! Solo noi
abbiamo cercato di trovarlo!-
Ma Barty ancora cercò di respingere i Dissennatori, anche se già cedeva al loro freddo potere divorante. La folla lanciava grida di scherno, alcuni in piedi, mentre la donna veniva portata fuori dalla sala, e il ragazzo continuava a divincolarsi.
-Sono tuo figlio!- urlò a Crouch. -Sono tuo figlio!-
-Tu non sei affatto mio figlio!- tuonò Crouch, gli occhi all'improvviso fuori dalle orbite.
-Io non ho figli!-
La strega ossuta accanto a lui trattenne il fiato e si accasciò.Era svenuta. Crouch non parve accorgersene.
-Portateli via!- ruggì ai Dissennatori, sputando saliva. -Portateli via, e che possano marcire laggiù!-
-Padre! Padre, io non c'entro! No! No! Padre, ti prego!-
Quando la condanna fu emessa, le altre urla diventarono del tutto insopportabili.
Dora abbandonò i corridoi del Winzengamot, a testa bassa, sotto il cappuccio che le faceva da scudo, altre lacrime calde le segnarono il volto, i capelli passarono dal castano al consueto viola, tra un passo e l’altro. Mentre Barty veniva ricondotto ad Azkaban per sempre.

Image Hosted by ImageShack.us

0 commenti:

† Lettori fissi †

† Ringraziamenti †

Ringrazio la Dimora Oscura, che in un certo senso ha permesso a Sweet Sacrifice di nascere. Ringrazio Dario e Jo che mi hanno motivata a continuare a scrivere nonostante le delusioni e i commenti poco carini.
Ringrazio, tutti quelli che hanno seguito Sweet capitolo per capitolo sul forum lasciando sempre commenti carini. E ringrazio chiunque la leggerà qui lasciandomi il suo giudizio.
E in ultimo ringrazio J.K.Rowling per aver inventato Harry Potter e questi personaggi, se non fosse per lei Sweet Sacrifice non esiterebbe.
E ancora ringrazio Amylee e gli Evanescence per la colonna sonora della Fan Fiction


† La Dimora Oscura †

  © Blogger templates Romantico by Ourblogtemplates.com 2008

Back to TOP